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10a. Dal Diluvio alle Piramidi

Dal capitolo 11

[…] Se, dimenticando le approssimazioni e le inesattezze, una corrispondenza esistesse davvero in qualche tempo, ad esempio tra l’11500 e l’11950 a.e.v., in accordo con la teoria esposta in “La Settima Piramide (Oltre Eden)” si dovrebbe concludere che la data d’arrivo degli “Atlantidi” in Nordafrica, riscoperta negli archivi sopravvissuti al Diluvio grazie all’intervento di qualcuno che sapeva dove e come cercare, risale proprio a quel tempo, cioè ad esempio a circa 1.500-1.950 anni prima della caduta di “Eden”. Solo un evento come quello aveva tanta importanza da richiedere una registrazione ed una celebrazione postuma di questo genere […]

[…] Nell’ipotesi 11500-11950 a.e.v., la migrazione verso il Nordafrica risalirebbe ai primi tempi del XII millennio a.e.v.; lo sviluppo mediterraneo della cultura atlantica, simile per molti versi al lento procedere di un processo creativo, avrebbe in tale caso impegnato un tempo significativamente più lungo di 761 anni. Questo panorama fornirebbe certamente un dato antropologico e sociologico ragionevole, sintonizzato comunque con le genealogie ebraiche, le quali, ricordiamolo ancora una volta, forniscono almeno il 10761 a.e.v. come indicazione della data d’inizio del nuovo mondo.
In definitiva, nonostante gli spunti interessanti che se ne potrebbero trarre, la “teoria orionica” sembra essere sostenuta solo dalla presenza di Orione nei Testi delle Piramidi e da un curioso scostamento della piramide di “Micerino” rispetto alla linea che unisce i vertici delle altre due […]
Vedremo che la somiglianza tra le Piramidi di Giza e la Cintura d’Orione potrebbe nascondere davvero solo un problema costruttivo, in accordo con la tesi di Anthony Fairall, ma per niente incidentale né di secondaria importanza […]


AVANTI (Il Progetto “Plateau di Giza”)

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